Wimbledon 2023. Si parte nell’era post-Federer: chi trionferà sull’erba di Londra?

Nando Di Giovanni  | 02 Lug 2023

Ormai ci siamo, il countdown è finito da qualche giorno e tutti sono con gli occhi puntati sul manto erboso di Wimbledon, dove si sta svolgendo il torneo più prestigioso di tutto il percorso ATP. Non verremo tacciati di essere retorici se la definiamo come una delle sue edizioni più significative di sempre, visto che si tratta della prima dell’era post-Federer. Il campione svizzero ha annunciato il suo ritiro lo scorso 25 settembre e a molti non sembrerà vero non vederlo librarsi elegantemente sui rettangoli verdi della periferia londinese.

Tuttavia, Roger lascia il torneo in buone, buonissime mani, soprattutto in quelle che stringono la racchetta che appartiene a Novak Djokovic, l’unico tennista al mondo in grado di poterlo insidiare in cima alla classifica all-time: per il serbo, vincitore dell’ultima edizione, manca soltanto una vittoria per affiancare nella graduatoria dei più vittoriosi proprio Federer. Se non è un’annata particolare questa…

Wimbledon orfana di Roger


Djokovic e Federer a Wimbledon per celebrare i 100 anni del campo centrale
Eh sì, sarà davvero strano non vedere più sui campi di Wimbledon l’elegante silhouette di Federer, dominatore indiscusso di Wimbledon con otto edizioni nel suo incredibile palmares sul prato londinese. Da sempre emblema di tecnica e raffinatezza, malgrado un fisico da granatiere, Roger ha dimostrato una padronanza senza precedenti dell’arte del gioco sull’erba. Ora, però, che il re non c’è più, sono diversi i pretendenti a cercare di salire sul suo trono. Chissà semmai rivedremo un atleta che riuscirà ad avvicinarsi ai suoi livelli.

L’erede in pectore  


Novak Djokovic bacia il trofeo di Wimbledon

Tra i principali contendenti al titolo di Wimbledon 2023 spicca sicuramente il nome di Novak Djokovic. Il serbo, vincitore di numerosi titoli del Grande Slam, tra cui 7 edizioni di Wimbledon, ivi compresa quella del 2022, si presenta naturalmente come uno degli atleti favoriti per la vittoria finale. Abilità tecnica, capacità di adattamento ad ogni tipo di superficie, potenza e grinta sono solo alcune delle sue caratteristiche peculiari che lo hanno reso un punto di riferimento nel mondo della racchetta, oltreché avversario temibilissimo per ogni atleta che prova a pararglisi dinanzi. Sebbene debba vedersela con una concorrenza sempre più agguerrita, Novak ha sempre dalla sua parte la componente psicologica che, nel momento del bisogno, può essere un’arma dalla quale trarre sicuro vantaggio.

I pretendenti al trono di Wimbledon per i bookmakers


Jannik Sinner, talentuoso ma discontinuo campione italiano

Impossibile non effettuare pronostici proprio in Inghilterra, la patria delle scommesse e dei bookmakers. Sebbene tutti siano dietro a Djokovic, la concorrenza alle sue spalle si fa sempre più nutrita. Al secondo posto ecco Carlos Alcaraz, il giovanissimo talento iberico che sta scalando vertiginosamente la classifica dell’ATP, frantumando ogni record sulla sua strada: l’ultimo e più importante riguarda la conquista della prima posizione nella graduatoria generale del tennis mondiale, diventando il più giovane della storia a conseguire questo risultato. Malgrado ciò, i suoi margini di miglioramento sono ancora considerevoli e in molti pensano che Carlos possa essere l’unico in grado di impensierire Djokovic.

Al terzo posto nelle classifiche stilate dai bookmakers, ecco il diamante grezzo del tennis italiano, Jannik Sinner. Sebbene abbia già dimostrato di che pasta sia fatto ed abbia già stupito in lungo e in largo, sembra che l’alto-atesino debba ancora dimostrare di poter (e dover) fare un ulteriore passo in avanti per imporsi definitivamente su scala mondiale. L’opportunità di poterlo fare in un grande torneo è davvero ghiotta e Jannik farà di tutto per tentare di avvicinarsi al collega Matteo Berrettini, finalista nel 2021 proprio contro Djokovic.

Attenti agli altri!


Daniil Medvedev, vincitore degli Internazionali di Tennis di Roma

Non si possono dimenticare il russo Daniil Medvedev (fresco vincitore degli Internazionali di Roma) e il tedesco (ma di orgini russe) AleksanderZverev, due fra i più temibili tennisti di tutto il circo dell’ATP. Quest’ultimo ha raggiunto la finale degli US Open nel 2020, dimostrando di poter competere con i migliori giocatori del mondo. Per Medvedev, invece, c’è da smaltire la brutta figura rimediata al Roland Garros, dove è stato clamorosamente eliminato dal brasiliano Seyboth Wild.

Un altro contendente che merita attenzione è Stefanos Tsitsipas. Il talento greco ha dimostrato un notevole progresso negli ultimi anni, raggiungendo la finale di Roland Garros nel 2022 e dimostrando di poter competere contro i migliori. Il suo gioco elegante e versatile potrebbe adattarsi bene alle condizioni di Wimbledon e potrebbe essere la sua occasione per conquistare il suo primo titolo del Grande Slam. E poi ci sono i nordici Casper Ruud (Norvegia) ed Holger Rune (Danimarca) che, assieme agli americani Fritz e Tiafoe si propongono come underdog (ma non troppo) verso la vittoria finale.

Il fascino immortale di Wimbledon

Dunque, Wimbledon 2023 si preannuncia come un torneo ricco di emozioni e incertezze. L’era post-Federer vedrà emergere nuovi protagonisti pronti a prendere il testimone del grande campione svizzero o confermerà l’egemonia di Djokovic? È proprio questo che consente a Wimbledon di conservare quel fascino atavico che risiede anche nella sorpresa, nel surgere di talenti inaspettati e nella possibilità di assistere a storie di trionfi incredibili. Chiunque sarà il vincitore di Wimbledon 2023, il torneo segnerà inevitabilmente l’inizio di una nuova era nel tennis. E mentre gli addetti ai lavori (e non) salutano Federer con un velo di tristezza, si aprono le porte alla scoperta di nuovi talenti pronti a scrivere la loro pagina di storia sulle verdi distese di Londra.

Nando Di Giovanni
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