Di sicuro non farà breccia nei cuori degli appassionati come un Campionato del Mondo o un Europeo, nonostante la UEFA punti molto sul format per alzare il livello delle competizioni fra nazionali di calcio. Fatto sta che, mentre l’Italia pallonara è ancora intontita e tramortita dal tremendo cappotto subito dalle proprie squadre in occasione delle finali europee di Champions League, Europa League e Conference League, ci si schiude all’estate con la coda di questo torneo riservato alle quattro selezioni che hanno vinto i rispettivi raggruppamenti della Serie A della Nations League ed esse sono: Olanda, Croazia, Spagna e Italia.
Anche gli Azzurri di Roberto Mancini disputeranno il torneo – giunto alla sua terza edizione – che si terrà nei prossimi 4 giorni nei Paesi Bassi, fra le città di Rotterdam ed Enschede, dove nel mini-torneo che prevede semifinali e finali (1° e 2° posto e 3° e 4° posto) verrà premiata la nazionale che alzerà al cielo il trofeo dopo Portogallo e Francia.
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È il torneo più giovane a livello di selezioni nazionali ideato dalla UEFA per volere di Michel Platini. L’obiettivo era quello di eliminare la quasi totalità delle partite amichevoli – ritenute di basso livello competitivo – per sviluppare una kermesse a livello continentale che, ogni due anni, mettesse di fronte in un vero e proprio “campionato a fasce” tutte le federazioni iscritte all’organizzazione calcistica europea.
Sebbene l’idea abbia fatto storcere il naso a più di un addetto ai lavori, la competizione sta pian piano conquistandosi sempre più spazio, di fatto eliminando la Confederations Cup che ha resistito per circa venti anni.
Il format prevede meccanismi di promozioni e retrocessioni delle squadre, suddivise in raggruppamenti da quattro nazionali ciascuna, e divise in “fasce di competitività” che vanno dalla A alla D. Così facendo, il numero delle partite disputate da una selezione è sensibilmente aumentato, costringendo spesso e volentieri le nazionali che avanzano nel torneo a dei tour de force, contenuti, ma comunque tour de force.
Per creare maggiore appeal verso la competizione, sia i vincitori che le migliori classificate, possono vantare dei diritti di prelazione in sede di spareggi per le qualificazioni a Mondiali o Europei, qualora non vi riuscissero durante i rispettivi gironi di qualificazione. Il meccanismo può sembrare un po’ contorto, ma la finalità è sempre la stessa: creare spettacolo per gli spettatori negli stadi e in televisione.
Dopo le precedenti fasi finali organizzate in Portogallo e in Italia, questa volta è il turno dei Paesi Bassi che mettono a disposizione il Feijenoord Stadion di Rotterdam e il De Groisch Veste di Enschede, casa del Twente.
L’Italia, si sa, è senza mezze misure. Dopo la sbornia dell’Europeo vinto nel 2021 è maturata la nuova eliminazione dalla fase finale dei Mondiali. Per questo, il commissario tecnico azzurro, Roberto Mancini, ha pensato di sperimentare nuove soluzioni e nuovi uomini in vista dei futuri Europei proprio durante questa competizione. E i risultati sono stati molto buoni, dato che la sua squadra è stata in grado di imporsi in un gruppo con Germania, Inghilterra ed Ungheria, imponendosi per due volte contro i sorprendenti magiari guidati da Marco Rossi e vincendo di misura a San Siro lo scontro decisivo contro l’Inghilterra grazie a una rete di Giacomo Raspadori.
Ora, il programma vedrà gli Azzurri impegnati domani ad Enschede contro la Spagna, mentre la partita inaugurale è in programma per questa sera tra Olanda e Croazia. I vice-campioni del mondo dalmati, dunque, sfidano i padroni di casa in un catino ribollente. Saranno presenti molti rappresentanti dell’attuale Serie A, come Wijnaldum, Dumfries, De Roon, Brozovic e Pasalic, insieme al portiere titolare degli Oranje, Noppert, con un passato al Foggia.
La partita si potrà seguire in diretta televisiva su TV8 e su Sky. Chi vincerà, incontrerà la vincente di Spagna-Italia.
Ecco le probabili formazioni:
OLANDA (4-3-3): Noppert; Dumfries, De Ligt, Van Dijk, Aké; F. De Jong, De Roon, Wijnaldum; Bergwijn, Depay, Xavi Simons. Commissario tecnico: Ronald Koeman
CROAZIA (4-3-3): Livakovic; Juranovic, Sutalo, Gvardiol, Sosa; Modric, Brozovic, Kovacic; Pasalic, Kramaric, Perisic. Commissario tecnico: Zlatko Dalic
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