Basta dare un’occhiata ai nomi delle curve per capire qual è l’atmosfera irripetibile che si respira sulle colline del Mugello: Arrabbiata 1 e Arrabbiata 2. Per favore, cercate di trovare altri due nomi all’altezza all’interno del calendario della MotoGP e ve ne saremo grati. Noi, per ora, ce le coccoliamo alla grande. In attesa di veder sfrecciare i centauri della categoria regina delle due ruote su quella mitica, elettrizzante striscia d’asfalto che si adagia sulle colline a ridosso dell’Appennino tosco-emiliano.
È unanimemente riconosciuta come una delle tappe più calde del calendario stilato ogni anno dalla MotoGP, tappa fissa ormai da più di vent’anni del Circo delle Due Ruote e meta di appassionati coloratissimi, provenienti da tutta Italia.
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Quest’anno, poi, le colline saranno ancor più dannatamente rosse del solito. D’altronde è il colore della Ducati di Pecco Bagnaia, campione del mondo in carica e attuale leader della classifica generale, staccato di un solo punto dal collega in sella alla stessa motocicletta, ma del team VR46, Marco Bezzecchi.
Anche i non appassionati riconosceranno la sigla, ormai un marchio di portata mondiale. Valentino Rossi è alla stregua di una divinità da quelle parti e se, qualche anno fa, al posto del rosso, il colore dominante era il giallo, beh, la colpa era esclusivamente sua.
Ma cosa possiamo aspettarci dal prossimo Gran Premio del Mugello? Ma è ovvio: sempre e solo spettacolo. È il vero marchio di fabbrica di questo circuito, amato in tutto il mondo, e che riesce a conservare intatto nel tempo il fascino di un tempo, affrontando l’incedere del tempo con la consapevolezza di avere sempre maggior charme man mano che si “invecchia”: una risposta d’amore per questo sport al florilegio continuo di anonime cattedrali nel deserto.
Spesso accade durante le tappe europee della MotoGP: che lo spettacolo non sia soltanto in pista, ma ve ne sia un altro – altrettanto emozionante – sulle colline o sugli spalti a ridosso del circuito. Il Mugello, in questo caso, non ha nulla da imparare da quel che accade in altre occasioni, come ad esempio in Spagna o in Germania, dove i motori sono seguitissimi. Punteggiate di tende, campeggi improvvisati e coloratissimi tifosi, l’area è in grado di ospitare fino a 140.000 tifosi per tutto il fine settimana (record toccato nel 2017), anche se negli ultimi tempi le presenze sono leggermente calate. Ma per quest’anno si conta di tornare vicini a quota 80.000, dopo le imprese dei centauri italiani in pista, capaci di interrompere lo strapotere nell’ultimo decennio di Marquez e di colmare l’assenza del Dottore di Tavullia dal gradino più alto del podio.
L’autodromo è comunque sufficientemente facile da raggiungere per i tifosi ed è possibile farlo in diversi modi, anche la domenica stessa dell’evento principale. L’Autodromo del Mugello si trova appena fuori dalla cittadina di Scarperia, un piccolo borgo della valle del Mugello, a circa 32 km da Firenze. L’ingresso del circuito è a meno di 1,5 km dal centro del paese.
Il modo più semplice – e strategicamente migliore – p r raggiungere il Mugello in occasione delle gare è usare il treno o l’autobus, piuttosto che optare per l’automobile: le strade trafficate e spesso non in grado di assorbire la mole di appassionati che vi si riversa, può congestionare per molto tempo la viabilità. Fortunatamente esistono dei percorsi privilegiati per arrivare e ripartire dall’Autodromo lungo le strade principali come la Autostrada A1 (uscita Barberino di Mugello) e via Bolognese o via Faentina da e verso Firenze, per cercare di controllare il traffico nei giorni delle gare.
Questa trasferta può essere un’occasione per ammirare gli splendidi borghi che si adagiano lungo l’Appennino che divide la Toscana dall’Emilia-Romagna. Un’esperienza unica, non soltanto a livello architettonico, ma anche “organolettico”: impossibile non rimanere conquistati dalle delizie culinarie locali, che strizzano l’occhio alla tradizione, al gusto e alla semplicità, come il tortello di patate o gli zuccherini del Mugello. E non solo.
Dunque, cosa ci vuole? Basta poco per potersi godere uno spettacolo indimenticabile!
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