Dalla Nations League… alla Nations League. Scorrendo i precedenti fra le nazionali di Italia e Spagna, salta all’occhio la curiosa statistica che vede Azzurri e Furie Rosse scontrarsi per la quarantesima volta nella loro storia. Sarà il De Grolsch Veste di Enschede a far da cornice alla sfida di questa sera che deciderà quale squadra sfiderà nella finalissima di Rotterdam la Croazia che ha superato l’Olanda per 4-2 in un match ricco di emozioni.
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Stasera, dunque, si farà cifra tonda. Ma l’obiettivo dei ragazzi di Mancini sarà anche quello di rimettere in pari il bilancio che vede gli iberici in vantaggio rispetto ai rappresentanti del Belpaese per 12 vittorie a 11, mentre sono ben 16 i pareggi a referto. C’è da dire che in tre di queste occasioni, i match si sono risolti ai calci di rigore e se gli spagnoli hanno esultato in occasione dei quarti di finale di Euro 2008, in Italia ci si è rifatti con gli interessi in occasione della semifinale di Euro 2020 in quel di Wembley con il penalty realizzato da Jorginho che ci ha mandato in finalissima.
Tuttavia, è bene ricordare come gli spagnoli siano degli ossi durissimi, contro i quali la nazionale italiana è andata spesso in difficoltà: la finale dei Euro 2012 terminata 4-0 per gli iberici con Casillas che invitava l’arbitro a non concedere ulteriore recupero per “rispetto” è ancora vivida nei nostri ricordi. Fa pensare – eccome – la considerazione che negli ultimi 30 anni gli Azzurri abbiano superato le Furie Rosse solamente in 3 occasioni: nel 1994 (quarti di finale del Mondiale USA), un’amichevole a Bari nell’estate 2011 e l’ultima volta durante gli ottavi di Euro 2016 allo stadio di Saint Denis.
L’ultimo incontro, invece, è stato appannaggio dei nostri avversari, i quali si sono conquistati il diritto di sfidare la Francia nell’ultima edizione della Nations League, vinta poi dai transalpini. Sarà l’occasione buona per tornare ad esultare al triplice fischio finale?
Se non sarà una formazione sperimentale quella schierata da Mancini, beh, poco ci manca. L’obiettivo è quello di ritrovare la via della rete con il proprio centravanti-principe: Ciro Immobile. Il capocannoniere della Lazio sembra avere le polveri bagnate quando veste l’azzurro e le feroci – quanto ingenerose, talvolta – che gli sono piovute addosso potrebbero essere lo sprone giusto per tornare alla confidenza con il gol, dopo un buon finale di stagione con la casacca biancoceleste. L’oriundo Retegui – già autore di 2 reti in 2 partite – invece, partirà dalla panchina. Ai suoi lati ci saranno sorprendentemente Zaniolo – reduce da un’ambigua seconda parte di stagione con il Galatasaray – e Raspadori che, quando veste la casacca della Nazionale, sa esaltarsi.
Il modulo scelto dal tecnico di Jesi è quello del 4-3-3 e a difesa non ci sarà sicuramente Bastoni, reduce da un attacco influenzale, che non è neanche partito per Enschede: sarà sostituito dal torinista Buongiorno.
Dall’altra parte, il commissario tecnico De La Fuente schiererà una formazione che può facilmente trasformarsi da 4-3-3 a 4-2-3-1 con Morata nel ruolo di punta di riferimento e Gavi a cucire tra mediana e trequarti.
SPAGNA (4-2-3-1): Kepa; Jesus Navas, Laporte, Le Normand, Jordi Alba; Rodri, Mikel Merino; Asensio, Gavi, Ansu Fati; Morata. Commissario Tecnico: Luis De La Fuente
ITALIA (4-3-3): Donnarumma; Di Lorenzo, Toloi, Acerbi, Spinazzola; Barella, Jorginho, Verratti; Zaniolo, Immobile, Raspadori. Commissario Tecnico: Roberto Mancini
La partita sarà trasmessa in diretta e in chiaro su Rai Uno. La sfida sarà inoltre visibile in streaming su Rai Play: in questo caso basterà collegarsi al portale via PC o notebook, oppure scaricare l’app. Il match sarà trasmesso anche su Sky sul canale Sky Sport Uno (numero 201 del satellite) e su SkyGo.
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